Lui si chiama Giovanni e ha da poco passato i 60. Non lavora da tempo perché per quelli della sua età non c’è  niente in giro nonostante abbia seguito tutte le disposizioni del suo “tutor”  del Centro per L’impiego sia prima che durante la pandemia.  Anche sua moglie ha perso il lavoro e sono sopravvissuti grazie ad amici, baratto, vendita di oggetti di casa, un piccolo aiuto dalla pensione (non miliardaria) della madre di lui che va verso i 90 anni, e qualche lavoretto saltuario di pulizie trovato da sua moglie in sostituzione di una colf ammalata. Sia Sandro che la moglie non hanno una salute di ferro anche se fanno finta di niente.

Vivono in affitto e lo hanno sempre pagato ma ora non possono accedere al bando aiuti perché in dicembre proprio non son riusciti a pagarlo e il bando prevede che si sia in regola.

“Se fossi in regola – dichiara Sandro – probabilmente non avrei bisogno di aiuto e di accedere al bando.  Non ho mai chiesto niente e ora non mi spettaniente. E per un cavillo burocratico, neanche il reddito di cittadinanza mi spetta. nessuno ascolta, le esigenze di ogni caso, si segue la burrocrazia, gli stampati! Mi sento preso in giro perché per me non c’è lavoro e me lo dicono pure in faccia le istituzioni ma non mi dicono di cosa devo campare! Grazie ad amici siamo andati avanti ma ora queste 800 euro che mancano non mi permettono di ottenere aiuto.”

Un aiuto che Sandro non vorrebbe proprio ma, non essendoci nessun lavoro per lui, è costretto a chiedere.

“Sia a me che a mia moglie la vita non ha fatto sconti ma non ci siamo mai abbattuti o lamentati e non abbiamo mai chiesto niente ma ora è davvero difficile perché vedere tutte queste chiacchiere in tv dei nostri politici così “slegati” dalla realtà deprime enormemente. Sia io che mia moglie siamo diplomati e abbiamo avuto aziende che la crisi del 2008 ha falciato lasciandoci solo tanti debiti. Ci siamo rimboccati le maniche ma non ci hanno fatto sconti!
Ora tutti  si riempiono la bocca di parole come aiuto, emergenza, ma basta guardare “l’aiuto” dato per l’emergenza sulle utenze. E’ ridicolo e mi sento preso davvero in giro!
Mi rivolgo a tutti i politici quelli votati e quelli non votati: provate a vivere come noi per qualche giorno e capirete cosa occorre davvero. Ascolto personalizzato perché non siamo numeri ma persone ognuno con la sua storia”


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